domenica 17 novembre 2019
domenica 8 aprile 2018
Wuagliò!
Caro Alfredo,
oggi è un anno che non sei più tra noi! Sono sicuro che non è stata tua volontà andar via perché, conoscendoti, eri così attaccato alla vita ed a noi, che non avresti voluto lasciarci...
…..volevo ricordare come eri ed in particolare cosa eri con me…..ma poi ho deciso di tenere tutto per me nel mio cuore!!!
sabato 7 gennaio 2017
Perché le bottiglie di vino sono da 0,75 litri?
Un motivo certo non c’è ma sono diventate una misura standard mondiale. Oggi solo alcune regioni sono autorizzate ad utilizzare un formato di bottiglia diverso da quello standard e per farlo ci vuole un permesso speciale dell’Ue. Come spiega Julien Miquel per il sito di Vivino, fino al XIX secolo il vino veniva trasportato in anfore di coccio o botti di legno e solo da quel periodo iniziarono a imbottigliarlo in contenitori di vetro. Allora le bottiglie avevano all’incirca il medesimo contenuto: gli inglesi 0,90 litri, gli europei tra 0,70 e 0,80 litri, gli americani 0,75. La scelta di un contenitore da poco meno di un litro ha due teorie: la capacità di un vetraio di soffiare e plasmare in un colpo solo quella dimensione di bottiglia oppure la quantità ottimale di vino per un pasto di un uomo. Per non sprecare o per rovinare il vino lasciandolo aperto esistono in commercio bottiglie più piccole. Per esempio da 375 ml, metà di una bottiglia standard da 0,75 litri, è chiamata “Mignon” o “Fillette” e contiene circa 2 bicchieri di vino. Invece, per motivi di miglior invecchiamento, e di prestigio, ci sono anche bottiglie più grandi. La più famosa è la “Magnum” che contiene 1,5 litri, il doppio di una standard. Quelle molto grandi hanno nomi biblici e capacità enormi. Ad esempio, la “Melchior” (dal nome di un re magio) contiene 18 litri, cioè 24 bottiglie standard, oppure la “Melchizédek”: 30 litri equivalenti a 40 bottiglie da 0,75 litri. Sono usate per l’imbottigliamento di vini pregiati, in quantità limitata e, soprattutto, a prezzi esorbitanti.
(fonte La Stampa)
(fonte La Stampa)
lunedì 18 aprile 2016
Come Diventare Diacono
Prima di delineare il percorso che dobbiamo seguire, se intendiamo diventare diacono, occorre sapere che se non siamo coniugati dovremo avere almeno 25 anni e che una volta diventato tale non potremo più sposarci in chiesa, mentre se siamo già sposati dovremo avere almeno 35 anni con non meno di 5 anni di matrimonio. In quest'ultimo caso sarà necessario anche il consenso di nostra moglie e se possibile anche il coinvolgimento di tutti gli altri componenti della nostra famiglia.
Ottenuto il consenso in famiglia ed una lettera di presentazione del nostro parroco, dovremo iniziare, dopo un periodo di preparazione agli studi e diverifica della vocazione, un corso di teologia di tre anni, in cui è richiesta la frequenza, durante lo svolgimento dei quali dovremo sostenere degli esami. Anche dopo aver finito gli studi, diventare diacono non è un diritto perché sarà sempre necessario il consenso del Vescovo.
Una volta raggiunto il traguardo, la Chiesa Cattolica prevede per loro annualmente ritiri ed esercizi spirituali, corsi di aggiornamento per approfondire le loro conoscenze, incontri con chi volesse acquisire tale ordine, per permettere a quest'ultimi uno scambio di idee e tutto ciò che, comunque, sia ritenuto idoneo a diffondere la Parola di Dio.
Dobbiamo inoltre sapere che, nella cattiva ipotesi in cui dovessimo diventare vedovi non potremo più sposarci.
Ottenuto il consenso in famiglia ed una lettera di presentazione del nostro parroco, dovremo iniziare, dopo un periodo di preparazione agli studi e diverifica della vocazione, un corso di teologia di tre anni, in cui è richiesta la frequenza, durante lo svolgimento dei quali dovremo sostenere degli esami. Anche dopo aver finito gli studi, diventare diacono non è un diritto perché sarà sempre necessario il consenso del Vescovo.
Una volta raggiunto il traguardo, la Chiesa Cattolica prevede per loro annualmente ritiri ed esercizi spirituali, corsi di aggiornamento per approfondire le loro conoscenze, incontri con chi volesse acquisire tale ordine, per permettere a quest'ultimi uno scambio di idee e tutto ciò che, comunque, sia ritenuto idoneo a diffondere la Parola di Dio.
Dobbiamo inoltre sapere che, nella cattiva ipotesi in cui dovessimo diventare vedovi non potremo più sposarci.
venerdì 12 giugno 2015
Asilo “Cip & Ciop”
Finalmente la Corte di Cassazione ha messo la parola fine alla storia delle due maestre, Anna Laura Scuderi e Elena Pesce, responsabili dell’asilo “Cip & Ciop” di Pistoia. Una storia di maltrattamenti e violenze, di bambini presi a schiaffi, obbligati a mangiare dopo essere stati afferrati per i capelli, ed altre brutalità che non mi va di descrivere. Grazie ad un video girato dalle telecamere messe di nascosto dalla polizia, dopo diverse segnalazioni di alcuni genitori, le maestre erano state inchiodate. La Suprema Corte ha confermato le condanne in appello per i maltrattamenti ai bambini e le conseguenti lesioni psicologiche loro causate e respinto i ricorsi presentati dalle difese giudicandoli inammissibili. Confermate le pene inflitte di 6 anni e 4 mesi ad Anna Laura Scuderi e 5 anni a Elena Pesce. Finalmente per le due donne ora si aprono le porte del carcere.
mercoledì 27 maggio 2015
Legge sullo spreco dei cibi
Nel 2016, in Francia, i supermercati della grandi catene non potranno più buttare via i prodotti alimentari invenduti ma avranno l’obbligo di donarli. Se non lo faranno potranno vedersi commissionata una multa da 400 euro.
L’Assemblea nazionale francese ha approvato all’unanimità una legge che preveda il reato di spreco alimentare. In uno dei tre emendamenti alla Legge sulla transizione energetica si stabilisce che i supermercati con una superficie di almeno 400 metri quadrati, entro il primo luglio 2016 (data in cui diverrà operativa la legge) dovranno prendere accordi con le associazioni di beneficenza alle quali dovranno donare il cibo non più buono per la vendita.
Il cibo recuperato verrà donato ai senzatetto e ai poveri, potrà essere utilizzato per mangimi animali e per la produzione di compost in agricoltura. Il Governo Francese, in questo modo, spera di diminuire fortemente gli sprechi di cibi che attualmente vanno dalle 2 alle 6 tonnellate all’anno. Una legge del genere andrebbe fatta anche in Italia visto che le cose nel nostro paese non vanno poi così diversamente.
L’Assemblea nazionale francese ha approvato all’unanimità una legge che preveda il reato di spreco alimentare. In uno dei tre emendamenti alla Legge sulla transizione energetica si stabilisce che i supermercati con una superficie di almeno 400 metri quadrati, entro il primo luglio 2016 (data in cui diverrà operativa la legge) dovranno prendere accordi con le associazioni di beneficenza alle quali dovranno donare il cibo non più buono per la vendita.
Il cibo recuperato verrà donato ai senzatetto e ai poveri, potrà essere utilizzato per mangimi animali e per la produzione di compost in agricoltura. Il Governo Francese, in questo modo, spera di diminuire fortemente gli sprechi di cibi che attualmente vanno dalle 2 alle 6 tonnellate all’anno. Una legge del genere andrebbe fatta anche in Italia visto che le cose nel nostro paese non vanno poi così diversamente.
mercoledì 8 aprile 2015
TAGLIANDINO DELL'ASSICURAZIONE SPARIRÀ DAL PARABREZZA
Non sarà più necessario applicare la ricevuta in modo visibile perchè sarà visibile attraverso la targa.
L'obiettivo del Ministero dei Trasporti è rendere effettivamente obbligatoria l'assicurazione per automobili e ciclomotori, considerando che ci sono sempre più veicoli che circolano senza. A partire dal 18 ottobre, come riporta La Stampa, tutte telecamere delle "ZTL" o degli "autovelox" dovranno essere omologate per poter comunicare se un veicolo è assicurato. Le assicurazioni dovranno aggiornarsi e rendere possibile questo nuovo metodo di lettura entro il 18 aprile senza che ai conducenti vengano fatte multe. Il tagliando dell'assicurazione è molto semplice da falsificare e questo ha dato spesso origine a truffe. Con i nuovi database nulla potrà sfuggire e le truffe dovrebbero sensibilmente diminuire.
Il sistema è già realtà in molte città d'Italia dove le forze dell'ordine ne vanno in giro col dispositivo "targa system", un semplice lettore fornisce tutte le indicazioni necessarie sul veicolo, pagamento dell'assicurazione compresa.
Il mancato pagamento dell'assicurazione prevede multe che vanno da 841 a 3.366 euro, oltre al sequestro del veicolo.
L'obiettivo del Ministero dei Trasporti è rendere effettivamente obbligatoria l'assicurazione per automobili e ciclomotori, considerando che ci sono sempre più veicoli che circolano senza. A partire dal 18 ottobre, come riporta La Stampa, tutte telecamere delle "ZTL" o degli "autovelox" dovranno essere omologate per poter comunicare se un veicolo è assicurato. Le assicurazioni dovranno aggiornarsi e rendere possibile questo nuovo metodo di lettura entro il 18 aprile senza che ai conducenti vengano fatte multe. Il tagliando dell'assicurazione è molto semplice da falsificare e questo ha dato spesso origine a truffe. Con i nuovi database nulla potrà sfuggire e le truffe dovrebbero sensibilmente diminuire.
Il sistema è già realtà in molte città d'Italia dove le forze dell'ordine ne vanno in giro col dispositivo "targa system", un semplice lettore fornisce tutte le indicazioni necessarie sul veicolo, pagamento dell'assicurazione compresa.
Il mancato pagamento dell'assicurazione prevede multe che vanno da 841 a 3.366 euro, oltre al sequestro del veicolo.
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